Nello specifico, i servizi incriminati che hanno fatto saltare addirittura tutta la puntata, riguardavano una ragazza russa venuta in Italia per fare l’attrice, alle prese con personaggi non particolarmente “corretti” che la provinavano, e una ragazza di Praga che ha lasciato il lavoro di infermiera per fare la prostituta in un locale, il Big Mama, nel quale i clienti (molti italiani) fanno sesso gratis accettando però di essere ripresi. Due argomenti che stuzzicano senza dubbio la curiosità del pubblico e che saranno comunque proposti il 28 marzo.
Il gruppo di lavoro de Le Iene ha accettato con una certa tranquillità la scelta di Tiraboschi, personalmente non l’avrei fatto. No. Perché trovo assurdo che ciò che può andare in onda la settimana successiva, venga censurato in occasione di una festività strettamente religiosa. E trovo ancor più assurdo che non venga data la possibilità ad uno spettatore di decidere se un servizio, che comunque viene annunciato qualche secondo prima della messa in onda, possa “essere fastidioso” o meno. Un cattolico avrebbe potuto evitarne la visione, un laico o di qualsivoglia religione se lo sarebbe potuto gustare senza problemi.
Intendiamoci, non è che io difenda a propri l’operato della trasmissione ed anzi, non le ho risparmiato critiche quando ha mandato in onda volgarità gratuite o finalizzate al mero ascolto. Ma arrivare ad una sospensione settimanale in occasione della Pasqua mi sembra assolutamente fuori luogo e le “ragioni etiche” (religiose) dichiarate da Tiraboschi, non mi hanno proprio convinto.
Che il Direttore lo voglia o meno, RaiUno a parte (sulla quale andrà in onda la Via Crucis), le altre reti seguiranno la programmazione classica del venerdì: e ci sarà chi parlerà di delitti, chi di tradimenti, chi di droghe, chi di truffe e chi di sesso fuori dal matrimonio, tutti argomenti condannati dalla Chiesa. Un paio di inchieste - serie - a sfondo sessuale avrebbero fatto proprio così male?
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