Divertenti retroscena ai Grammy Awards dello scorso 10 febbraio. Pare che Michael Jackson, 49 anni, invitato alla cerimonia in occasione del 25esimo anniversario di "Thriller", sia stato silurato dai boss dell'organizzazione per le sue richieste da divo: avrebbe chiesto che una fetta dell'evento fosse dedicata alla sua carriera e preteso che il presentatore si rivolgesse a lui come al "re del pop". Una volta sola? No, trenta!
Secondo il New York Post sarebbe proprio per le eccessive manie di grandezza del cantante che, nella scaletta dei Grammy, quella definitiva, non è comparso il nome di Michael Jackson.
Oltre all'appellativo più che onorifico con cui avrebbe chiesto di essere presentato e chiamato trenta volte nel corso della serata, Jacko avrebbe anche voluto l'assegnazione di un premio, inventato ad hoc per celebrare la sua persona.
A questo punto, riferisce il giornale, l'organizzatore dei Grammy Ken Ehrlich, che fino a qualche giorno prima aveva smaniato per avere Jackson nello show, si sarebbe tirato indietro.
Peggio per lui, avrebbe commentato. Tanto più che in quell'occasione, Jackson aveva in mente di promuovere "Thriller: 25th Anniversary", nuova versione del suo album, con collaborazioni illustri, inclusa quella con Kanye West. Così l'album è stato messo in vendita l'11 febbraio, il giorno dopo i sospirati Grammy, senza battage pubblicitario!
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