"Chi è tutta questa gente che si permette di entrare nelle case della gente offendendo la fede e la morale di milioni di persone?". A parlare è il sociologo Antonio Marziale, presidente dell'Osservatorio sui Diritti dei Minori e componente della commissione ministeriale che ha redatto il "Codice Gasparri" per l'autoregolamentazione Tv e Minori.
"L'autodeterminazione di Mediaset, alla quale rivolgiamo il nostro ringraziamento per l'espulsione di questo signore che, d'altro canto, è solo successore di altri, decreta il fallimento dei reality show, il declino di un genere di televisione a dir poco insulsa e appagante solo per il voyerismo inteso nel senso più patologico della terminologia", dice in riferimento alla squalifica di Mirko Sozio.
Per Marziale "rimane il fatto che il Codice etico posto a tutela dell'infanzia dalle trasgressioni televisive rimane disatteso non solo nel genere reality, ma pervade buona parte della Tv generalista. Certo è - conclude il presidente dell'Osservatorio - che da quando Gasparri ha lasciato il dicastero delle comunicazioni l'interesse tematico è scemato di gran lunga e l'auspicio è che nell'immediato futuro il nuovo governo pensi a ridare impulso ad un fenomeno che non ha soltanto risvolti etici, ma anche e soprattutto sociali e patologici, magari con sensibilità come quelle universalmente riconosciute dell'ex ministro".
Da Marziale ci si doveva attendere una dichiarazione del genere. Ma cos'altro si può chiedere al Grande Fratello che ha immediatamente allontanato il 27enne di Isernia, costringendolo a convivere co una "brutta etichetta addosso"? Ancora più grave, viste la volontarietà e la cattiveria, quanto ha pronunciato un cameraman del reality di Canale 5 (vedi il video di Striscia): per lui ci vorrebbe l'esilio (quanto meno dal programma).
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