E con questa siamo a ventuno. E il numero delle compilation "Cristina D'Avena i tuoi amici in Tv", l'ultima delle quali appena uscita. Un record che, come spiega la D'Avena a Tgcom avrebbe potuto anche essere più sostanzioso. "In realtà questa anno spengo le ventisei candeline di carriera - dice -. Se sono stanca? No! Con le canzoni per i bambini mi diverto come una matta e resto un po' bimba anch'io".
Stanca non lo è lei e nemmeno i suoi fan visto che la compilation, a una settimana dall'uscita, è entrata dritta in classifica di vendita con ottimi risultati. I collaboratori sono quelli di sempre, Goffredo Orlandi e Leonardo Abbate, più Giorgio Vanni che interpreta alcuni dei brani del cd, da solista e in coppia con Cristina.
La raccolta numero ventuno (a cui però andrebbero aggiunte le Fivelandia di inizio carriera) contiene alcune chicche destinate a fare felici fan e collezionisti. "Abbiamo messo oltre alle solite sigle note un inedito del 1999, ‘Cupido pizzicacuori' - spiega la D'Avena - e anche una sigla di una serie che andrà in onda in autunno e che quindi di fatto è inedita".
C'è poi un brano, "Tutto sa di te", che non è una sigla di un cartone. Come mai questa scelta?
È un regalo per tutti i fan. Ho un bellissimo rapporto con loro, con tutti quelli che mi scrivono attraverso il sito. Molti mi chiedevano un pezzo diverso dai soliti e così è nata questa canzone. Romantica, dolce, molto estiva e frizzante.
Potrebbe essere l'inizio di una nuova fase della tua carriera?
Mi ha divertito molto cantarla ed è una grande soddisfazione che sia piaciuta. Potrebbe preludere a progetti futuri nuovi: perché no, anche un intero disco con canzoni rivolte a ragazzi adolescenti.
Però non ti sei stancata di cantare le sigle dei cartoni amati dai bambini...
Scherzi? Per capire bisognerebbe vedere cosa accade attorno a me. L'amore per queste sigle si passa di padre in figlio. C'è tanto affetto come non si può immaginare. E poi la verità è che io mi diverto da morire, soprattutto quando sono in giro con i miei spettacoli dove, oltre a cantare, faccio giocare grandi e piccini.
Possiamo dire che così facendo hai trovato il modo per restare un po' bambina?
Dobbiamo dirlo! Io davvero soffro un po' della sindrome di Peter Pan. Non è che io non sia adulta, anzi... La musica dei cartoni animati ti fa rimanere un po' bambino, ancorata alla fanciullezza, all'ingenuità. Così in molte circostanze vivo la realtà con la spensieratezza e la gioia di una bimba.
Quest'anno compiono il mezzo secolo i Puffi, che per te sono stati molto importanti...
Infatti nel cd c'è una canzone del 1982, "Buon compleanno Grande Puffo", che ci è sembrata perfetta. Oltretutto non era mai uscita su cd per cui per i collezionisti delle sigle dei cartoni animati è stato un grande regalo.
In tutti questi anni come hai visto cambiare i bambini?
Le ultime generazioni sono ipertecnologiche, sono avanti anni luce rispetto a me che invece con Internet piuttosto che con i cellulari non sono proprio una cima. Però nonostante questo sognano ancora con le sigle con i cartoni animati. Probabilmente hanno voglia anche loro di volare con la fantasia.
Tgcom
Nessun commento:
Posta un commento