I Cesaroni vincono la sfida delle audience nell'arena delle web-community. Secondo i forum dedicati alle serie televisive, composto da una fascia d'età che va dai 15 ai 29 anni, le vicende ambientate nel quartiere romano della Garbatella, sono state oggetto di 6000 topic (discussioni) contro la media di 2000-3000 topic dedicate alle altre serie tv fino al caso eccezionale di 29mila post effettuati dallo stesso autore sulla famiglia romana più amata d'Italia.
Insieme ai Cesaroni, sul podio delle community di fan, salgono i Liceali e Distretto di Polizia, per le serie tv italiane; per quelle straniere il primo posto è stato conquistato da Lost. Seguono Grace's Anatomy e Sex and City. E' quanto emerso dalle ricerche della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università La Sapienza di Roma, dell'Ais (Associazione Italiana di Sociologia) e dell'Universita' Roma Tre, esposte a La Sapienza nel convegno 'La sfida delle audience che cambiano'.
'Quello dei Cesaroni ", commenta Alberto Marinelli dell'Ais e docente a La Sapienza, "è un caso unico per l'interesse suscitato dal popolo di internet, paragonabile a quello che negli Usa e' stata la serie tv per teenager Dawson's Creek. Da questi dati emerge il successo delle serie lunghe perchè fanno affezionare il pubblico creando un rapporto più stabile e duraturo''. Secondo i dati forniti da Mario Morcellini, preside della Facoltà di Scienze della Comunicazione de La Sapienza, inoltre, dal 2000 al 2006 l'età media della platea televisiva complessiva è di 48 anni, aumentata di 1,5 anni. Il pubblico della Rai ha un'eta' media di 51,6 anni(+ 2,6); quello di Mediaset quasi 45 (+ 1,4). L'unico pubblico ringiovanito è quello di Italia 1 con 36,7 anni (-3,1).
A invecchiare più di tutti sono stati gli spettatori di Rete 4 con 56 anni (+ 6,3). ''L'invecchiamento del pubblico della tv generalista dimostra che l'industria culturale italiana e' bloccata dal sistema della lottizzazione",commenta il preside Morcellini -. In Italia abbiamo solo due grandi gruppi televisivi, Rai e Mediaset. Sky e' diventata una forza proprio a causa della stanchezza suscitata dall'offerta generalista''. A trarre vantaggio dalla fuga degli spettatori giovani sono i consumi culturali tradizionali: stanchi della solita tv, gli adolescenti preferiscono andare a teatro, cinema, leggere libri e dedicarsi alla musica classica.
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