Si chiamano Debbie, Rebecca, Sophie, Jenny, Jessica, Kelly, Kellie e Lilli. Sono otto bellissime fanciulle, hanno un’età compresa tra i 18 e i 30 anni, sono tutte aspiranti modelle e sono tutte disabili. Sono loro le concorrenti del nuovo reality lanciato dalla BBC sul modello dell'ormai consolidato format di Britain’s Next TopModel.
Nelle tre settimane della trasmissione, in onda in estate, le concorrenti verranno preparate da specialisti del settore a tutti gli aspetti del lavoro di modella: dalla posa per le fotografie al portamento da tenere in passerella. In palio un ambitissimo contratto con tanto di servizio fotografico, per il noto fashion-magazine Britain Marie Claire.
Britain’s Missing Model (La modella che mancava) «vuole infrangere i confini artificiali che sembrano esistere nell'industria della bellezza e della moda - ha detto il responsabile di Bbc Three Danny Cohen – Sarebbe bello se in futuro vedessimo più modelle disabili sulle copertine delle riviste di tutto il mondo».
La provocazione è chiara e il progrmama mette in discussione il generale e ormai acquisito concetto di bellezza. Ma in Gran Bretagna sono ancora molti quelli che si interrogano per capire se una ragazza disabile possa o meno comparire sulle pagine patinate delle riviste di moda ma soprattutto che effetto potrebbero avere le foto sul pubblico.
Libero
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