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martedì 1 luglio 2008

Nina: Grazie «Veline», così mi pago gli studi da manager

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Bella la storia di Nina Senicar. E bellissimo farsela raccontare da lei. Anche se l'attenzione è minacciata dalla vista di due gambe perfette e generosamente mostrate fra un paio di stivaletti in tela e due mini hot pants in jeans, nonché da una leggerissima canottiera di cotone che a ogni respiro della narratrice stenta a contenere un décolleté che ti toglie il fiato. Stessa sorte che ogni sera tocca ai telespettatori di «Veline», il viaggio della banda di «Striscia la notizia» nelle piazze d'Italia alla ricerca delle due nuove «quote rosa» del tg di Antonio Ricci.
Nina in quel programma è l'assistente di Ezio Greggio, il conduttore. È il «centroservizi » del mini varietà, pronta a fornire alle aspiranti «ragazze-stacchetto» i più disparati elementi con i quali dovranno mettersi alla prova: un'asse da stiro, un pallone da calcio, trampoli e quant'altro.

Lei non ha mai provato a diventare Velina?
«Quando nel 2004 sono venuta in Italia dalla Serbia, da Novi Sad la mia città, non sapevo niente della televisione italiana».
Ma è venuta in Italia per entrare nel mondo dello spettacolo?
«Macché, sono venuta a Milano per studiare all'università Bocconi. Sono partita in pullman, con 300 euro dei miei risparmi e altri 200 che mi aveva dato mio nonno. Ci ho messo 30 ore».
Ma se era stata eletta Miss Jugoslavia!
«Era successo molto prima, avevo 15 anni. E poi avevo vinto solo una selezione, non ci fu la finale. Il mio Paese era appena uscito dalla guerra. La mia città era stata pesantemente bombardata».
Una esperienza, quella della guerra, che lei, purtroppo, aveva già vissuto?
«Sì, nel 1993. Quando nacque mio fratello Mladen. Sparavano vicino a casa».
Un'immagine che ritorna di quei momenti terribili?
«Ogni tanto ripenso al suono dell'allarme. E alle mie corse fra la gente che scappava per andare dal mio cavallo, Velebit. All'epoca praticavo equitazione, che è rimasta la mia grande passione».
Torniamo alla Bocconi...
«Mi sono ritrovata fra centinaia di studenti a rispondere a un test di 100 domande di cultura generale, matematica, storia, economia. Io non sapevo una parola d'italiano, ho risposto in inglese. Mi hanno presa. Poi ho vinto una borsa di studio e mi hanno dato una camera nel residence degli studenti. Avevo almeno un pasto assicurato al giorno. Dopo tre anni mi sono laureata in Economia internazionale e Management. Ora vivo in un piccolo appartamento con un'amica argentina e frequento un biennio per completare il corso di studio».
E alla tv come è arrivata?
«Non ho mai chiesto soldi a casa. Per mantenermi ho fatto la barista. Poi mi ha notato un agente e ho iniziato a fare la modella. Da lì qualche spot pubblicitario e poi qualche provino per la tv. Mi voleva Fabio Fazio per “Che tempo che fa”, ma allora parlavo malissimo italiano. Poi sono arrivati “Stile Libero” in Rai, “Distraction” su Italia 1 e adesso “Veline”».
Continua a dichiararsi single, ma com'è possibile?
«È vero. Non ho tempo, studio e lavoro».
Ha già sofferto per amore?
«Una volta e mezza. C'era uno che mi piaceva e non mi considerava. Adesso si morde le mani».
Nome?
«Mai».
Dove andrà in vacanza?
«Non ho fatto programmi, spero di lavorare».

Sorrisi&Canzoni

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