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venerdì 11 luglio 2008

Flavio Insinna attacca Striscia la notizia: "Ho subìto tanto fango addosso". La replica: "Raccontiamo i fatti"

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La "guerra" a distanza tra Striscia la notizia e Affari Tuoi si "rianima" anche a metà luglio, quando entrambe le trasmissioni sono in vacanza. A riaccendere la miccia è Flavio Insinna, che dichiara: "Ho condotto Affari tuoi con onestà assoluta. E' stato molto doloroso subire tante bugie e tanto fango addosso".

"Ho stretto un rapporto molto bello con tutti coloro che hanno lavorato ad Affari tuoi, dagli autori agli operatori e ai pompieri che sono fuori lo studio. Chiaramente da parte mia un in bocca al lupo a Max Giusti come a tutta la squadra. Mi sono sempre divertito a condurre Affari tuoi. Ho smesso sia per me che per il gioco. E' uno di quei programmi che prende forza dai cambiamenti. Inoltre, è una mia predisposizione personale cambiare. L'ho fatto anche con Don Matteo. Vado via perchè vedo che il momento che sto vivendo è talmente bello da essere irripetibile e, quindi, preferisco bloccarlo".

Di sicuro non ha bloccato la replica di Striscia: "Nessuna bugia, Striscia la notizia ha sempre raccontato fatti e ogni volta che la magistratura si è espressa ha confermato che Striscia ha operato nel più ampio rispetto del diritto di cronaca e di critica. Da un'analisi delle puntate di Affari tuoi andate in onda in un intervallo di tempo compreso tra il mese di ottobre e quello di dicembre 2006, i servizi del Tg satirico avevano appurato tra l'altro l'innaturale frequenza con la quale i superpremi restavano concentrati nelle battute finali del programma".

Per Striscia "Insinna pare dimenticare che quando ha querelato Striscia la Notizia la magistratura ha respinto al mittente le sue lamentele affermando che i dubbi espressi sull'ordine di apertura dei pacchi non erano diffamatori e che una concorrente aveva effettivamente una scritta nera sul palmo della mano destra che consultava". Un inciso dell'ordinanza di archiviazione afferma che era "onere dei responsabili del programma scongiurare comportamenti tenuti in trasmissione dal pubblico o dai concorrenti idonei a ledere l'immagine di serietà e regolarità del gioco", ricordano dal tg satirico, che concludono: "Se Insinna vuole evitare di essere lui condannato, per diffamazione, dovrebbe assumersi anche l'onere di leggere i provvedimenti dei giudici". Palla al centro... o forse, di nuovo, in tribunale.

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