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martedì 8 luglio 2008

Mamma Bruni: sms a Sarkò



Peggio della moglie che ama pazzescamente i riflettori, c'è solo una suocera invadente e troppo loquace. E' messo bene, Nicolas Sarkozy. La madre della moglie Carla, contravvenendo alla preghiera della figlia di non parlare con i giornali, ha rilasciato un'intervista alquanto imbarazzante a Tv Sorrisi e Canzoni nella quale racconta quanto sia stretto il suo legame con l'illustre genero. «Ho preso l'abitudine - svela Marisa Bruni Tedeschi - di mandargli un sms con il mio punto di vista politico in momenti di particolare rilevanza. Una volta mi ha risposto: "Hai centrato il punto alla perfezione". E il tema era la politica italiana». Dopo aver sistemato la sorellastra, la Bruni favorirà l'ingresso della madre all'Eliseo? Certo è che la signora scalpita e che non si sa se piangere o ridere di questi siparietti svelati dalla première belle-mère.

«Lui sa infondere forza a chi gli sta intorno, dà forza anche a me - continua molto ispirata la Bruni Tedeschi, incurante del ridicolo -. E'di origini ungheresi, ha il senso del clan. Spesso la domenica le famiglie si ritrovano tutte insieme». Alla vigilia dell'uscita, l'11 luglio, del nuovo cd della figlia, Comme si de rien n'etait (Come se niente fosse), mamma Bruni riserva altri complimenti alla figlia: «E' migliorata molto - dice - anche nell'uso della voce. Lo si poteva immaginare, del resto: Carla è sempre stata una perfezionista. Quando pubblicò il suo primo disco in inglese passò tre mesi con Marianne Faithfull per mettere a punto la pronuncia».

«Ha avuto una vita incredibile - continua la signora Bruni parlando di Carla -. Il suo passato professionale e sentimentale è stato avvincente, e ora è finita in un turbinio di eventi ancora più frenetico. Ma io so vedere in lei dei momenti di improvvisa fragilità. Pochi giorni fa mi ha confidato il desiderio di andare un'ultima volta insieme con il marito al castello di famiglia a Castagneto Po, che ho deciso di mettere in vendita. Vuole portare mio genero sulla tomba di Virginio (il fratello morto di leucemia nel 2006 a soli 47 anni, ndr). A Virginio Carla ha dedicato una delle nuove canzoni, Salut marin. Con quei versi ha saputo dire tutto, di suo fratello. E' il saluto a un marinaio che sta salpando per un viaggio senza ritorno. Virginio era un velista appassionato. So che quel pezzo - aggiunge la signora Bruni - ha colpito profondamente tutti quelli che l'hanno ascoltato. Anche Sarkozy. Infatti poco tempo fa mio genero, quando ha insignito della Legion d'Onore la velista inglese Ellen MacArthur, nel discorso di encomio si è soffermato sul coraggio dei marinai e, a un tratto, ha fissato mia figlia e ha detto: "Quando parlo di coraggio e di marinai, Carla sa a chi penso"». Commovente.

Libero

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