La malattia è arrivata nella vita di Toto come una mazzata improvvisa, che ha scompaginato la quotidianità e i progetti in cantiere. "La canzone con cui partecipo al Festival di Sanremo, 'Un falco chiuso in gabbia' - racconta - l'avevo già scritta l'anno scorso. Solo che poi nella mia vita è successa una cosa molto grave dal punto di vista della salute e non ho potuto partecipare".
Toto si è così ritirato per combattere la sua personale battaglia contro il male che lo aveva aggredito. "E' cominciato tutto il 9 gennaio 2007 - ricorda a Sorrisi - Fino a quel momento avevo avuto qualche problemino che mi sembrava da poco: per esempio mi alzavo un po' troppo spesso la notte per fare pipì, ma come un incosciente facevo finta di nulla. Finché mi sono fatto fare una visita e i medici hanno scoperto che avevo qualcosa che non andava alla prostata. Ho fatto subito analisi su analisi - prosegue - e alla fine è stato chiaro che avevo un tumore già molto esteso. Sono stato operato. Dopo l'intervento sono cominciate le cure. Le ultime terapie le ho fatte alla fine di agosto. Ora per fortuna è tutto passato".
A offrirgli di tornare subito sul palcoscenico di fronte al suo pubblico è stato Pippo Baudo. "A un anno di distanza Baudo ha voluto riascoltare quella canzone - spiega Toto -. Io gliene avevo proposte altre due o tre, ma lui ha scelto questa".
Cutugno è così pronto a ripartire, con un conforto in più, quello della Fede. "Dopo quello che mi è successo, mi sono molto avvicinato a Dio - rivela -. Credente lo sono sempre stato, ma oggi posso dire di avere un contatto diretto col Padreterno: mi piace rivolgermi direttamente a lui".
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