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giovedì 24 gennaio 2008

Sergio Castellitto in "Fuga per la libertà"

Sergio Castellitto è l'aviatore ebreo genovese Massimo Teglio, in Fuga per la libertà, il film tv diretto da Carlo Carlei, in onda venerdì 25 gennaio in prima serata su Canale 5, per la settimana della memoria. Un eroe coraggioso, e finora poco celebrato: "Un ebreo diverso. Ad un certo punto della sua vita ha smesso di subire e deciso di agire mettendo a rischio la sua esistenza", dichiara Castellitto.

Teglio, in una Genova occupata dai nazisti nel 1943, dà vita a una vera e propria rete di aiuto e salvataggio per molti ebrei italiani. "La sua è una lezione che ci insegna a rispondere alla violenza, allo scempio, a non subire", continua l'attore, che spiega di essere stato emozionato di partecipare a questo momento storico: "Mi piace l'idea di testimoniare attraverso il mio lavoro, di mettere il mio viso in un film che racconta la tragedia dell'olocausto che appartiene a tutti, è una tragedia globale, ed è questo che dimentichiamo".

Fuga per la libertà, girato mescolando i toni del thriller e del noir anni Cinquanta, cerca di raccontare soprattutto sentimenti e emozioni di un periodo difficile: "E' un film diverso dalle solite fiction tv. Non tanto per come viene raccontata la violenza dell'olocausto, ma perchè il mio approccio è stato come essere inseriti in una macchina del tempo, tornare indietro ad esplorare emozioni e sentimenti dei personaggi", dichiara Carlei. Il regista si è documentato molto con la figlia di Massimo Teglio, Nicoletta, e con il nipote del rabbino di Genova Riccardo Pacifici.

Nel cast anche Anna Valle, che interpreta Virginia, l'unico personaggio inventato della storia, una giovane catechista che racconta "l'aspetto meno conosciuto della storia ebraica - come spiega Carlei - l'impegno di quanti si sono opposti con la Resistenza antifascista e la lotta partigiana per aiutare gli ebrei". L'attrice sottolinea che il suo personaggio "rappresenta il tocco femminile della storia, le donne a cui non sappiamo dare un nome ma che hanno fatto molto".

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